Checult

Avvia Cult-O-Matic
Recensioni

Blue Jay (2016)

Blue Jay

Ve lo ricordate il vostro primo amore? E se lo rincontraste oggi?

Credo di avere un debole per la drammaticità del concetto di tempo applicato ai rapporti di coppia. Ecco perché dopo avervi già consigliato Before SunriseBefore SunsetBefore Midnight, ora vi consiglio Blue Jay, un film che deve molto alla trilogia di Richard Linklater, sia per tematiche che per impostazione.

Un po’ per esperienze personali, un po’ per il fascino delle tempistiche dell’amore, oltre che per l’innata capacità di raccontare storie di Tom Waits, quando qualcuno mi chiede quale sia secondo me la canzone più bella mai scritta io rispondo sempre Martha, da Closing Time, l’album di debutto del buon vecchio Tom nel 1973. Una canzone che, per chi non la conoscesse, parla di un certo Tom Frost che, a distanza di quaranta e passa anni, decide di telefonare a Martha, un amore di gioventù che non ha mai dimenticato. In Blue Jay, Jim torna nella sua cittadina natale in California per vendere la casa della madre e tra gli scaffali del supermercato incontra la sua storica fidanzata del liceo, Amanda. Smaltito l’iniziale imbarazzo, i due decidono di andare a prendere un caffè e di aggiornarsi sulle rispettive vite dopo il liceo. Meet me out for coffee, where we’ll talk about it all diceva Tom Waits.

Girato in soli sette giorni, in un bianco e nero tutt’altro che pretenzioso, e quasi completamente improvvisato, Blue Jay è un film che si regge totalmente sui suoi due interpreti: Mark Duplass e una magistrale Sarah Paulson. Scritto, prodotto e interpretato da Duplass stesso, il mostro sacro del cinema indie low-budget, Blue Jay è un viaggio nella memoria, una sorta di performance teatrale all’interno del film, in cui Jim e Amanda riproducono quasi fedelmente tutte le scemenze e i giochi che facevano da ragazzi. Il palcoscenico è la loro cittadina, che nasconde mille ricordi ad ogni angolo. And those were the days of roses, poetry and prose, and Martha all I had was you and all you had was me…

 

Durata:

  • 1h 20min.

Regia:

Sceneggiatura:

Colonna sonora:

Add Comment

Lascia un Commento

Informazioni sull'Autore

Kult Russell

Checult

cultomatic_mock

...Attendere...

Cultomatic sta cercando il miglior cult in base alle tue preferenze, Attendi....

? min .
Checult Checult

Anche se sono buoni, sappiamo che i cookies fanno male ai denti: promettiamo di distribuirne con discrezione. Nun me fido

I nostri cookie sono gluten free e servono a rendere l'esperienza più appetibile. Se rimani con noi senza modificare le impostazioni accetti di compromettere la tua dieta.

E vabbè