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Basic Instinct (1992)

Basic Instinct

Oltre alle gambe c’è di più.

A una prima occhiata, Basic Instinct sembra il solito thriller patinato. Con la seconda visione la sensazione rimane, cui si aggiunge – però – una consapevolezza: è un thriller patinato di Paul Verhoeven. Chi è Verhoeven? È il maestro del patinato. Un tizio che patina come non ci fosse un domani. E cosa c’è di più patinato di una storia di attrazione fatale fra Micheal Douglas e Sharon Stone che negli Anni ’90 ha reso glamour le sigarette e scatenato la fobia dei rompighiaccio da bar?

La cosa bella di Verhoeven è che certe volte patina così tanto (vedi anche Starship Troopers) che i suoi film presentano più strati di lettura. Di Basic Instinct, ad esempio, è già il titolo a lasciare interdetti. Qual è questo istinto primordiale dell’essere umano, e che c’entra con la storia? Una prima risposta è che il detective Nick Curran va contro il suo istinto primordiale alla sopravvivenza pur di avvicinarsi all’affascinante e pericolosa scrittrice Catherine Tramell, nota per narrare con preoccupante accuratezza omicidi realmente accaduti ed evidenziare la mancanza di biancheria intima accavallando le gambe durante un interrogatorio di polizia.

Ma c’è di più.

Basic Instinct: oltre alle gambe c’è di più

Nel film, ogni indizio ha due facce. Il quadro delineato è quello di una villain che potrebbe essere innocente e di un eroe decisamente colpevole. Il dubbio che Catherine non sia l’assassina ti rimane fino alla fine. O, meglio, sai qual è la verità, ma non vuoi crederci. Perché in fondo anche tu vorresti portartela a letto.

E quindi, nel dubbio, fate gatto e topo, scambiandovi i ruoli. E così vien fuori il vero Basic Instinct, l’istinto primordiale: il gioco.

Secondo Johannes Huizinga, l’Homo è innanzitutto Ludens. E la prima regola di ogni gioco (sì, anche del Fight Club) è fingere che esista solo il gioco (per questo, se ne parli, si rompe la magia!). La seconda è che bisogna conoscere o scoprirne le regole. La terza è che alcune regole sono false o instabili. In Basic Instinct si gioca al gioco più antico, quello del potere.

E Catherine Tramell gioca da dio.

Fra i tanti meriti del film, oltre alla violenza grafica e le scene di sesso gratuite, c’è che Basic Instinct è un omaggio a Vertigo. Nel film di Hitchcock, un poliziotto instabile si innamora dell’immagine di una donna, causandone la morte. In quello di Verhoeven è la vita del poliziotto ad essere in pericolo.

Basic Instinct, alla faccia delle pessime recensioni dell’epoca, divenne uno dei film più remunerativi del 1992 e lanciò il genere del thriller erotico ad Hollywood. Qualche anno dopo, la coppia Verhoeven-Eszterhas virò con ancor più decisione sull’erotico con Showgirls.

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Informazioni sull'Autore

Charlize Terùn

Emersa come dea ermafrodita dall'oro liquido sospirando "J'Adore", ha deciso che le piacque e piace tutto, compresa e in primo luogo la propria ambiguità. Quando la società imperialista le impedisce di vedere almeno 7 film a settimana diventa FURIOSA.

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