Tutti siamo persone differenti in periodi differenti della nostra vita. Non significa che una versione sia migliore o peggiore dell’altra, non necessariamente almeno. Ecco, pur considerando questo, riuscite voi a spiegarvi come abbia fatto George Miller a passare dalla trilogia originale di Mad Max negli anni ’80, a Babe, maialino coraggioso nei ’90 e Happy Feet (con cui ha vinto perfino l’Oscar come miglior film d’animazione) nei 2000, per poi tornare nel 2015 a quel capolavoro assoluto che è Mad Max: Fury Road?
Diretto da Chris Noonan, ma a tutti gli effetti un prodotto di Miller, che se lo è coccolato per 10 anni scrivendo la sceneggiatura e aspettando effetti speciali all’altezza (un ringraziamento per questo a Jurassic Park è doveroso), Babe è un esempio perfetto di film con cui siamo cresciuti o che abbiamo visto da piccoli e che dovremmo rivedere da adulti per apprezzarlo appieno. Nella storia di questo maialino, che sfugge miracolosamente al macello nell’allevamento intensivo in cui è nato e finisce nella fattoria Hoggett in cui fa amicizia con altri animali e sviluppa un talento come maiale da pastore, c’è un insegnamento enorme che è più attuale che mai. All’interno del più classico dibattito tra natura e cultura, Babe esorta a seguire la propria natura gentile e rigettare la violenza imposta e la bruttezza del mondo precostituito in categorie separate e gerarchizzate. Se quel maialino è portato per fare il pastore, perché impedirglielo solo perché è un maiale?
Potremmo parlarne per ore, anche del papero Ferdinand che è costretto a reinventarsi se non vuole morire, un simbolo per tutti quelli che non hanno uno scopo nella loro vita e sono costretti a rimanere a galla, ma non mi dilungo troppo. Babe è un racconto di inclusione e superamento delle barriere sociali e culturali che impediscono a molti di vivere serenamente la propria vita. Se siete venuti a leggere questo consiglio è perché siete in cerca di tenerezza, di qualcosa che rincuori e vi dia un po’ di speranza. Se avete animali in casa andate da loro e coccolateli un po’, in caso contrario non cercate oltre: volete rivedere Babe.