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The Lighthouse (2019)

The Lighthouse

Hai un gabbiano nei pantaloni o sei solo felice di vedermi?

So esattamente cosa state pensando.
“Ma come può The Lighthouse, un film del 2019, essere di già considerato un Cult? Bucio, ma cosa stai cercando di venderci, aria fritta?!”.
Più o meno, come sempre.
Però questa volta voglio convincervi in 3 semplici punti del perché un film, anche se così recente, può diventare un Cult istantaneo. Andiamo con ordine.

1. I meme.

Non c’è bisogno di girarci così intorno qui, voi che dite? Aprite Facebook e nella Home vi finisce sotto l’occhio un video di Robert Pattinson ubriaco come la merda, vestito da marinaio che acchiappa una bottiglia, sputa tutto il contenuto e poi si mette a ballare un passo da diciannovesimo secolo. Accendete l’audio del video e scoprite che Pattinson balla sotto “All The Thing She Said” delle T.a.T.u.
Siamo di fronte al capolavoro assoluto dei meme.
Vi andate a cercare subito cosa è The Lighthouse e di cosa tratta.

2. La storia dietro The Lighthouse.

L’intera troupe di Apocalypse Now strafatta e su di giri durante le riprese. Edward Norton che in Fight Club tira per davvero un cartone in faccia a Brad Pitt, sotto richiesta di Fincher. Brandon Lee che ci rimane secco per davvero (pace all’anima sua) ne Il Corvo.
Tutta roba che rende iconico un film, no?
Vi basta una piccola ricerca su internet per scoprire che in The Lighthouse, Pattinson per calarsi meglio nel ruolo si ubriacava per davvero, bestemmiava e si masturbava a dieci centimetri di distanza da un basito Willem Dafoe, troppo vecchio per queste stronzate da Stanislavskij, mentre Eggers se la ghignava fortissimo.

3. La qualità (che questa volta non ha rotto il cazzo).

Potrei stare qui a raccontarvi un po’ la trama, di ‘sto faro, di Pattinson e Dafoe che dentro ci impazziscono malissimo e si prendono a legnate, delle aragoste, delle sirene da perderci la testa, dei gabbiani impossessati dagli spiriti dei marinai, della quantità di citazioni ed ispirazioni dentro, da Poe Lovecraft, ma fidatevi che avrebbe poco senso.
The Lighthouse è un’esperienza che va vissuta in prima persona, al buio e con la giusta atmosfera per gustarsi al meglio questo trip ottocentesco e dannato, in bianco e nero salmastro in 35 mm. 
Dietro la macchina da presa avete una garanzia ed una delle promesse più promettenti dell’horror contemporaneo:  se Robert Eggers con The Witch aveva già fatto capire quanto valeva, con The Lighthouse si permette pure di osare, di portare qualcosa di totalmente innovativo ma al contempo di già rodato e solido, con un pizzico di pomposità ed arroganza.
Insomma, tutta roba per essere già un Cult.

A tutti gli amici di CheCult! che vivono in località marittime: non maltrattate i gabbiani, hanno dei sentimenti.
Di odio e rancore millenario, principalmente.

Durata:

  • 1h 49min.

Regia:

Sceneggiatura:

Colonna sonora:

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