Quante volte mi sono sentito dire da amici con gli occhi un po’ arrossati e la risata facile “ah zi, consigliace un film che fa ride, che se lo spizzamo stanotte”. Se è capitato anche a voi allora sapete che il mood che stavano cercando è Felicità e altri sedativi, con un pizzico di enfasi sulla seconda parte. Se siete qui è possibile che per qualche ragione l’abbiate cercato anche voi sulla Cult-O-Matic. Beh, siete nel posto giusto: benvenuti a 21 Jump Street.
Ispirato dall’omonima serie del 1987, che ha lanciato la carriera di Johnny Depp (che compare anche in un cameo non accreditato, quindi occhi aperti), 21 Jump Street è una rivisitazione parodica, ma non solo. Jenko, il bello un po’ tonto, e Schmidt, il nerd insicuro, sono due ex compagni di liceo che si ritrovano insieme nell’accademia di polizia e si aiutano a vicenda per superare le proprie mancanze. Una volta entrati ufficialmente nel corpo di polizia, data la loro giovane età e la loro inesperienza, vengono spediti alla divisione di 21 Jump Street, che li farà infiltrare come studenti in un liceo per sgominare un traffico di droga.
Se pensate che possa essere solo una presa in giro dello show originale, siete fuori strada. 21 Jump Street mette infatti alla berlina Hollywood e i suoi meccanismi in modo simile a quanto fatto da Ben Stiller in Tropic Thunder, ironizzando sui continui remake/prequel/sequel e sui mali come razzismo, omofobia e sessismo (e la corrispettiva medicina del politically correct) che affliggono da sempre l’industria. Fate attenzione alla scena in cui il capo, interpretato da Nick Offerman (Ron Swanson di Parks and Rec), descrive ai due giovani agenti il loro compito e capirete perché.
Altri punti di forza che rendono 21 Jump Street un gioiellino inaspettato sono le numerose citazioni e il fatto di essere a sua volta citabilissimo, con battute che sono ormai nuovi classici, ma soprattutto la coppia di protagonisti (e aggiungo pure un Ice Cube fantastico come agente responsabile dei due infiltrati). Se Jonah Hill in un liceo è una garanzia (yoo-hoo? Ricordate Suxbad?), quello che sorprende davvero è Channing Tatum, nei panni di Jenko. Non è solo l’ennesimo buddy movie su due poliziotti, ma comunque non ci sarà mezzo secondo in cui non crederete che quei due siano veramente buddy e questo non può che essere un plus.
Non so come dirlo meglio, può sembrare una cosa scontata, ma rispetto a tante altre commedie statunitensi post 2000 questa spicca perché fa letteralmente ridere. Non parlo di sorrisetti abbozzati di cortesia, parlo di svegliare chiunque viva con voi se lo guardate di notte. E dopo aver sbugiardato l’industria cinematografica per i continui remake e reboot, quale modo migliore di fare satira sul vizio di fare sequel per soldi se non fare un sequel per soldi? Allora, finito questo, andatevi a vedere anche 22 Jump Street. Fatelo almeno per una delle battute più divertenti degli ultimi dieci anni.
