Inutile girarci intorno: non tutti i bei film sono per tutti. Molti fra i migliori film intelligenti sono fatti per persone intelligenti che siano in grado di apprezzarli, e tante grazie.
Alcune opere cinematografiche richiedono una mente elastica per essere capite, e certa gente è semplicemente troppo pigra per riconoscere un capolavoro quando ce l’ha davanti.
Lo stesso ragionamento si può fare con i libri: a te potrà anche piacere Dostoevskij, ma il best-seller sarà sempre il giallo scandinavo di turno (i cui diritti per realizzare un film sono già stati puntualmente venduti).
Ma va bene così. Noi teniamoci i film intelligenti, e al resto del mondo lasciamo volentieri i cinepanettoni, la saga di Twilight, i Fast & Furious e i Transformers. Nello specifico, comunque, cosa intendiamo per film intelligenti? Difficile dare una definizione, ma potremmo azzardare che si tratta di pellicole che non hanno un’interpretazione univoca, che non accontentano lo spettatore o che presentano diversi layer d’analisi. In generale sono quei film che dopo averli visti scaraventi su Facebook o su Reddit un pippone di 5.000 parole che riceverà pochissimi like e 168 commenti.
Per chi ritiene la Settima Arte un modo per stimolare il cervello, e non per addormentarlo, ecco una classifica dei film più intelligenti da vedere che trovereste cliccando sul Mood “Intelligente” della nostra infallibile Cult-O-Matic, che trovate in cima a questa pagina.
Midsommar (2019)
Horror in pieno sole.
L’opera seconda di Ari Aster è un film così pretenzioso e maniacale da poter essere apprezzato solo da chi ha a disposizione notevoli dosi di pazienza e materia grigia. Un horror in piena luce del giorno? A chi verrebbe in mente? Ma è ovvio: a un genio davanti al cui talento anche Scorsese si è tolto il cappello. La recensione di Bucio De Cult!.
…e ora parliamo di Kevin (2011)
Adolescenza: la stai facendo bene.
Ma sì, mettiamo al mondo un bambino, cosa può andare storto? Tutto, se sei una Tilda Swinton senza la minima comprensione delle esigenze di un bambino e tuo figlio è il Kevin del film, un ragazzo che per passatempo seziona i gatti. Un horror senza effetti speciali e senza mostri, dove l’unico orrore è quello della maternità. Ironia della sorte, Kevin è interpretato da Ezra Miller, che qualche anno dopo venne immortalato da un cellulare mentre strozza una fan: kawaii! La recensione di Mia Ansia-Love.
A Bug’s Life – Megaminimondo (1998)
Fermiamo i bambini.
Un film Disney in una classifica di film intelligenti? Charlize, ti sei bevuta il cervello? Eppure è così: A Bug’s Life è un film molto intelligente, che mischia Esopo (la favola della cicala e la formica), I sette samurai di Kurosawa e la lotta di classe. Inoltre è un film furbo: nel ’98 gli insetti come protagonisti servivano, come i giocattoli di Toy Story qualche anno prima, a mascherare i limiti tecnici della CGI dell’epoca. La recensione di Charlize Terùn.
Lola Corre (1998)
Le sottili metafore di Lola Corre.
Se un film action doveva entrare nella top 10 dei film intelligenti da vedere, questo doveva essere per forza Lola Corre! Un cocktail rosso di adrenalina pura con una spruzzata di effetto farfalla a guarnire. La recensione di Robert De Lirio.
Moon (2009)
Andare sulla luna per uscire dall’ombra.
Il figlio di David Bowie, Duncan Jones, ha dimostrato molta intelligenza e maturità decidendo di uscire dall’ombra dello Starman realizzando un film sullo spazio. Una pellicola di fantascienza dove le idee contano più degli effetti speciali. La recensione di Kult Russell.
Il ladro di orchidee (2002)
Fact: le orchidee sono gli esseri viventi più intelligenti del pianeta.
Poteva mancare un film scritto da Charlie Kaufman in una classifica dei migliori film intelligenti? No che non poteva. Kaufman è probabilmente lo sceneggiatore più arguto di Hollywood ed è per questa ragione, probabilmente, che non lo fanno lavorare. La recensione di Mia Ansia-Love.
Il grande Lebowski (1998)
La filosofia di vita.
Quella di Drugo è una filosofia di vita, un cammino verso l’ascesi in accappatoio, ciabatte e occhiali da sole in attesa del prossimo tiro a bowling. La ricerca del tappeto giusto, in grado di donare un tono all’ambiente, sarà la scoperta del proprio sé, in un mondo di grandi e piccoli Lebowski. La recensione de Il Kulturista.
Blade Runner (1982)
Design come non ci fosse un domani
Blade Runner, più che un film, è prodotto di design, e pertanto ci vuole parecchia sensibilità per apprezzarlo a dovere. E infatti quando uscì fu un flop clamoroso (più o meno lo stesso destino del sequel). Il secondo film di fantascienza più intelligente che troverete nella nostra Cult-O-Matic. La recensione di Charlize Terùn.
Velluto Blu (1986)
Roy Orbison, quando scoprì l’uso distorto che aveva fatto David Lynch della sua romanticissima In Dreams, inorridì. Qualche anno dopo, però, rivalutò la scelta del regista. Perché era un uomo intelligente. La recensione di Mia Ansia-Love.
2001: Odissea nello spazio (1968)
Letteralmente io a cena coi parenti.
Un film esageratamente intelligente, il culmine di Stanley Kubrick e forse della creatività umana. Inizia con 30 minuti buoni di scimmie che si urlano a vicenda e si grattano il culo, finché l’incontro con il misterioso monolite nero segna un salto evolutivo che conduce all’impiego di utensili e quindi all’ascesa (letterale) dell’umanità (se il libro fosse stato scritto qualche anno più tardi probabilmente l’ambientazione sarebbe stata successiva, ai tempi di quel passaggio che l’antropologia definisce “rivoluzione cognitiva” e che segnò – 70.000 anni fa – l’inizio del predominio dei Sapiens su tutte le altre specie di ominidi). La più grande ellissi della storia del cinema ci porta quindi alle soglie di Giove, sulle note di Strauss, perché nel vuoto il suono non si propaga e quindi non c’è spazio (letteralmente) per ridicoli pew-pew dei laser (quanto sarebbe stato bello Star Wars con la musica classica? Ma Lucas era ed è un ignorante). Il terzo atto è la resa dei conti fra l’essere umano e la sua creatura, che si conclude con viaggio allucinante nell’iperspazio e nella mente umana. Solo Kubrick poteva trasporre il libro di Clarke, e solo in pochi possono apprezzarne pienamente il risultato. La recensione di Robert De Lirio.
Siete d’accordo con la nostra top 10 dei film intelligenti da vedere? Fatecelo sapere nei commenti! E se vi è venuta voglia di trovare un film che vi stimoli la materia grigia, o che magari fomenti un bel dibattito dopo la visione, provate la nostra Cult-O-Matic in cima a questa pagina.
