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Tyler Rake (2020)

Tyler Rake

Un uomo Thormentato stermina tre quarti della polizia bangladese.

Il 2020 non è certo stato l’anno più semplice della storia dell’umanità e, nel corso di una pandemia, a molti e molte la propria salute mentale e quella della collettività è sembrata passare in secondo piano. La verità però è che siamo tutti fuori di testa, tra chi ricrea Fight Club in centro città, chi scatena crisi di governo e chi non ne può più di cucinare le ricette di Benedetta per esorcizzare. Per fortuna però in nostro soccorso ci sono Sam Hargrave e Chris Hemsworth, rispettivamente regista e protagonista di Tyler Rake.

La trama è presto fatta: Tyler Rake è un ex soldato tormentato che ora è mercenario e accetta una missione quasi suicida che consiste nel recuperare il figlio di un pericoloso trafficante indiano, rapito dal rivale bangladese. Ma a noi della trama non frega un cazzo. Perché? Perché siamo qui perché abbiamo voglia di spaccare il cranio del vicino (sempre in modo amichevole, no alla violenza) o del capo, perché siamo stanchi, perché siamo arrabbiati che porca miseria ‘sta tortura è toccata a noi. Tyler Rake allora fa tutto al posto nostro e con una violenza talmente inaudita (la scena in cui ‘sto militare col corpo di un dio norreno gonfia di botte una baby gang è più divertente dell’intera filmografia di Ben Stiller) che finiamo per scaricarci anche noi.

Non fraintendetemi, la sceneggiatura di Joe Russo (che ha diretto il film con più incassi della storia, quello in cui muore Iron Man) è una porcheria invereconda, adattata dalla graphic novel partorita insieme al fratello Anthony e Ande Parks, che avrà sicuramente scritto in venti minuti sopra la tazza del cesso, finendo con le gambe addormentate quasi come noi verso la fine di un film decisamente troppo lungo, ma…

Ma ancora una volta abbiamo la dimostrazione di quali cose meravigliose accadano se si fa girare un film ad uno stuntman: 12 minuti di finto piano sequenza d’azione pieno di botte da orbi, pistole, fucili e inseguimenti in cui il regista gira legandosi a un cofano. Se non vi era bastato quello che avevano fatto Chad Stahelski e David Leitch con John Wick, anche loro ex stuntmen, allora Tyler Rake vi convincerà a dare una cinepresa ad uno stuntman. Anzi vi dico di più: Joe Russo ha accennato alla possibilità di creare un universo narrativo legato a Tyler Rake. Io prego l’onnipotente che ciò non avvenga mai, ma se questo significasse realizzare un John Wick vs. Tyler Rake allora ho qui 20 euro pronti per finanziare il film di tasca mia.

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