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Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York (1968)

Quando il diavolo ti accarezza.

Polanski col Diavolo ci va a braccetto. Da sempre. Ovunque. Un grande avventuriero il vecchio regista polacco, così come lo è il demonio, che con una carezza lo introduce in ogni luogo, per poi distruggergli tutto. Come in Rosemary’s Baby.

Tutto ha inizio quando il piccolo Roman scappa dai nazisti, che gli ammazzano la madre. Gironzola un po’ in Francia, un po’ in Inghilterra e intanto inizia a dirigere film di un certo spessore. Finisce a Hollywood, quel giovane regista europeo. E che figata! Quanto sono ricchi, frivoli e stupidi qui a Hollywood. Party, droga, i divi sono bellissimi e tronfi, le dive sono venerate e pazze, e tutte le sere a mezzanotte si evoca Satana tutti insieme, Hail Satan! Vabbè, tutte le sere… quando ci annoiamo. Però a starci per un po’ alla fine quel mondo di vizi, sogni e lussuria finisce per inghiottirti. E finisci per credere a ciò che ti sembra solo un giochetto da ricchi annoiati. Magari sarà successo qualcosa del genere a Roman, inglobato, forse anche un po’ ingenuamente, nel circolo viziosissimo di Hollywood tra un film e l’altro, o tra un party e un altro.

Una carezza pericolosa, quella del Demonio. E nel pieno del suo periodo americano, Polanski, con la stessa delicatezza racconta in Rosemary’s Baby la vita di una coppia appena trasferitasi a New York, interpretata da Mia Farrow e John Cassavetes. L’attenzione però è tutta sullo sguardo ingenuo dell’affascinante bellezza androgina della protagonista. Una vita tranquilla quella di Rosemary, con un marito attore di teatro che scalpita per fare il salto di qualità e una voglia annoiata di avere un figlio. Tutto tranquillo, eppure, così inquietante. Non si sa perché, ma è tutto subdolamente inquietante. Polanski per tutto il film, non mostra nulla, nessun effetto se non per qualche immagine onirica, niente di niente, eppure noi spettatori ci sentiamo rinchiusi in una gabbia di terrore che non vediamo. Ma c’è. L’horror più terrificante: quello che non vedi. Rosemary’s Baby è l’agonizzante racconto della gravidanza di una Mia Farrow che, accarezzata dai demoni di Polanski, realizzerà che sta per concepire l’Anticristo. Un film che condanna subdolamente le frivolezze della società americana del tempo, tutta permeata di quel perbenismo che in una certa misura conosciamo anche noi.

L’avventura col Diavolo però non finisce qui per Polanski. Nel 1969, un anno dopo l’uscita del film, Charlie Manson & Family (o, se vogliamo, il Demonio in altra forma) gli ammazzeranno la moglie Sharon Tate, nel tarantiniano eccidio di Cielo Drive. Povero Roman, perseguitato dalle carezze del Demonio.

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Robert De Lirio

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