Esiste una frase più succulenta di “questo è un film completamente folle” per stuzzicare la vostra fantasia quando qualcuno vi consiglia un film? Bene, io la userò ora: Murder Party è un film folle.
Follia artistica, follia omicida, follia solitaria. Provate a nominare una sfumatura di follia e questo film ce l’ha. La sera di Halloween il protagonista Christopher raccoglie un foglio da terra che lo invita al “suo” murder party e lui decide di andarci perché ha 30 anni e vive da solo con il suo gatto, Sir Lancelot. Arrivato nella località prescelta scopre che il posto è pieno di artistoidi che vogliono letteralmente ucciderlo.
Prima di andare oltre, però, è bene chiarire per chi non lo sapesse cos’è un murder party, altrimenti la premessa vi sembrerà troppo folle, perché ok che Christopher è uno sfigato, ma accettare un invito per il proprio omicidio è un po’ troppo. E invece no. Avete presente quell’amico o amica nella vostra cerchia che vi propone costantemente di andare in una escape room o ad una cena con delitto e a cui voi rispondete sempre che sarebbe meglio farsi una birra come le persone normali? Ecco, il murder party è il capostipite di questo tipo di serate basate sul gioco di ruolo investigativo. Il povero Cristopher non poteva immaginare di ritrovarsi in mezzo ai classici prototipi di invasati studentelli di Lettere e Storia dell’Arte, cresciuti a pane e Oscar Wilde, che credono di conoscere la Verità suprema che domina il mondo e che quindi pensano che l’omicidio sia la forma d’arte suprema.
Se vi sono sempre stati sulle scatole questi presunti “artisti”, allora questo è il film che fa per voi. Il regista Jeremy Saulnier, al debutto, li dipinge in modo iperrealistico mostrandoli per quello che sono veramente: degli emeriti coglioni. Le cose infatti, come a questo punto potrete immaginare, cominceranno ad andare verso il disastro molto presto, in un crescendo di spargimenti di sangue da applausi. Da commedia a horror splatter alla velocità della luce.
Il merito più grande di Murder Party però è quello di essere particolarmente divertente perché girato con quattro soldi. Vi sembrerà un film che avreste potuto girare con i vostri amici come gioco in una pigra serata autunnale. Se però ci proverete, mi raccomando: occhio a non fare casini con la motosega.
[…] Ruin è interessante tanto quanto il film stesso. Nel 2007 Saulnier realizza con due spicci Murder Party, un film divertentissimo e che sperava potesse portargli la gloria, ma che invece passa quasi […]