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Senti chi parla (1989)

senti chi parla

Di quando Paolo Villaggio prestò la voce a Bruce Willis.

Ognuno di noi ha una vita pubblica e una vita privata e, come i più saggi di voi, anche io col tempo ho imparato a tenerle lontane l’una dall’altra. Perciò per molto tempo Senti chi parla è stato quel tipo di piacere privato che, trovando sempre più raramente momenti di beata solitudine, ho finito per dimenticare, come il piacere di scaccolarsi o di fare cacate rumorose in case affollate di familiari.

Ma a noi, pervertiti nostalgici delle periferie della cultura, la tv ha ancora qualche chicchetta da dare e così, qualche settimana fa, in visita a casa di mia madre, dopo una riguardata al bagno, mi butto sul divano e accendo quell’apparecchio che non ha Netflix. Chi vedo? Un bambino che con la voce di Paolo Villaggio va dicendo a tutti quanto siano sfigati. La mamma Molly (Kirstie Alley) che, scoperto di essere stata tradita, comincia ad uscire con pretendenti scelti da sua madre, i suoi nonni che gli parlano come fosse un alieno, il nonno del baby-sitter che non sa portare il cibo alla bocca: tutti incapaci di stare al mondo.

Forse solo James (un John Travolta che Danny Zuko levati), proprio quello che fra gli adulti viene preso meno sul serio, è davvero meritevole delle sue attenzioni: parla la sua lingua, balla con i Muppets e gli fa vedere cose nuove in giro per la città. Il plot è fatto: riuscirà il nostro eroe a compiacere le esigenze di una donna che è anche una mamma premurosa? Ok, non mi improvviserò paladina delle cause perse e certamente Senti chi parla non ha improvvisamente mostrato un lato inaspettatamente profondo. No, ma vorrei rammentarvi alcuni momenti esilaranti.

La scena che s’immagina Molly nell’ipotesi di cedere all’attrazione per James

la testa di Albert, che esplode

E poi i buoni sentimenti della Hollywood degli anni ‘90 sono intramontabili, valà!

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Informazioni sull'Autore

Mia Ansia-Love

Quando pensi che il romanticismo non faccia per te e poi t'innamori dei film francesi, quando ti senti un'immigrata perenne e poi ti dicono "radical chic", quando studi il pensiero degli uomini per poi accorgerti che le donne sanno già tutto da sempre nasce Mia Ansia-Love: una persona che dirige l'ansia per poterla amare.

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