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The Rocky Horror Picture Show (1975)

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“A horror-rock-transvestite-camp-omnisexual-musical parody”.

Non so voi, ma io amo il religioso silenzio della sala cinematografica. Le luci si spengono e rimane giusto il tempo per qualche commento durante i trailer o un breve “sono al cinema, ti chiamo appena finisce” al telefono, e per due ore preziose mi coccolo di un’immobile intimità. Bello, no? Ecco, nel video qui sotto trovate la tipica proiezione di The Rocky Horror Picture Show negli Stati Uniti.

Confusione, urla, insulti! E i due tizi davanti allo schermo che imitano gli attori? Ma che roba è?!

A horror-rock-transvestite-camp-omnisexual-musical parody“, così il grande critico Roger Ebert descrisse sprezzante The Rocky Horror Picture Show nella sua review del ’76, prendendosi gioco della quantità di etichette necessarie a categorizzarlo. Il fatto è che il suo creatore, Richard O’Brien (che interpreta anche un personaggio), era appassionato di… tutto! Raccolse ciò che negli anni ’70 era cool(t) e/o borderline (le due cose spesso coincidono) come la fantascienza, il glam rock, il punk, la sexual fluidity e realizzò un pazzo collage citazionistico ispirandosi al Frankenstein di Shelley e ai film Hammer. E arricchì il pastiche con delle canzoni terribilmente catchy, che ti s’impiantano in testa per giorni. Il risultato? La gente impazzì per il dottor Frank-N-Furter (Tim Curry) e la sua scellerata combriccola.

Massacrato dalla stampa, attorno al film cominciò a formarsi un vero e proprio seguito cultista: chi imparava a memoria i passi di danza, chi le battute, chi riproduceva con cura maniacale i costumi. Un vero fenomeno: come la barba di Chuck Norris ha la barba, il “cult following” di The Rocky Horror Picture Show ha persino una sua personale pagina Wikipedia.

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Informazioni sull'Autore

Charlize Terùn

Emersa come dea ermafrodita dall'oro liquido sospirando "J'Adore", ha deciso che le piacque e piace tutto, compresa e in primo luogo la propria ambiguità. Quando la società imperialista le impedisce di vedere almeno 7 film a settimana diventa FURIOSA.

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