Checult

Avvia Cult-O-Matic
Recensioni

Cabaret (1972)

cabaret

La vita è come un palcoscenico, tutto e finto ma niente è falso!

Quante volte ci hanno detto “e tu che cosa vorresti fare da grande?”, la fatidica domanda con le risposte più disparate da parte di ogni bambino. La prima volta che vidi Cabaret andavo alle elementari, perciò mi venne subito la malsana idea di diventare una cantante e ballerina bravissima. C’è stato solo un piccolo intoppo: ho capito di non avere un briciolo di talento nelle nobili arti del canto e della danza. La realtà mi ha impedito di diventare eventualmente un meraviglioso angelo azzurroPerò concorderete con me che siamo liberi di sognare; nei nostri pensieri possiamo essere chi vogliamo e Cabaret ci dà la sensazione di essere noi stessi dei protagonisti su di un palcoscenico. Non mi credete? Dopo averlo visto mi darete sicuramente ragione. Vi stordirà sicuramente la vitalità esplosiva appena si aprirà il sipario.

Uno dei musical più premiati della storia del cinema, Cabaret è una grande prova di regia di Bob Fosse, ma soprattutto il riscatto di Liza Minnelli, che con questa pellicola riesce finalmente a staccarsi dalla figura ingombrante della madre Judy Garland, indimenticabile Dorothy Gale del Mago di Oz del 1939.

Ci troviamo nella Berlino del 1931. Sally Bowles è una cantante americana che lavora come soubrette in uno dei più popolari locali notturni della città, il Kit-Kat Club. La ragazza per arrotondare il suo misero stipendio s’intrattiene anche con i clienti facoltosi del Cabaret. Ma i suoi piani di diventare ricca e famosa vengono messi a dura prova quando s’innamora di un povero e riservato scrittore inglese.

Le vicende private dei protagonisti e quelle dei personaggi secondari che popolano il night club s’intrecciano con la descrizione della Germania anni’30, considerata una meta irrinunciabile per artisti e intellettuali di tutta Europa, ma il disfacimento di quel mondo è alle porte: mentre la gente affolla i locali immergendosi nelle illusorie e superficiali atmosfere spensierate, il Nazismo, pian piano, si estende come un cancro per il paese.

Le magistrali perfomances canore di Liza Minnelli sono un perfetto equilibrio tra dramma e commedia. Le sue indimenticabili interpretazioni di “Money- Money” e “Mein Herr” invitano gli spettatori a dimenticare qualsiasi preoccupazione.

Per tutti questi motivi, ascoltatemi bene: signore e signori, ladies and gentlemen, mesdames et messiurs, sedetevi comodamente sulle vostre poltrone, lo spettacolo sta per iniziare, lasciatevi alle spalle i vostri problemi e fatevi trasportare solo dalla musica. Dopotutto, come dice Sally: “la vita è un Cabaret, vecchio mio”.

Durata:

  • 2h 4min.

Regia:

Sceneggiatura:

Colonna sonora:

Lascia un Commento

Informazioni sull'Autore

Lauren Bacult

Checult

cultomatic_mock

...Attendere...

Cultomatic sta cercando il miglior cult in base alle tue preferenze, Attendi....

? min .
Checult Checult

Anche se sono buoni, sappiamo che i cookies fanno male ai denti: promettiamo di distribuirne con discrezione. Nun me fido

I nostri cookie sono gluten free e servono a rendere l'esperienza più appetibile. Se rimani con noi senza modificare le impostazioni accetti di compromettere la tua dieta.

E vabbè