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La ragazza con la pistola (1968)

la ragazza con la pistola

La ragazza con la pistola: L’arma dell’emancipazione come vendetta.

La ragazza con la pistola, diretto dal maestro Mario Monicelli, segnò la svolta della carriera cinematografica di Monica Vitti. Impegnata fino ad allora in ruoli drammatici, con questo film ebbe l’occasione di mostrare le sue doti di brillante attrice comica. Una nuova regina della Commedia all’italiana era appena stata incoronata.

La ragazza con la pistola è un film che ruota attorno alla figura femminile. La storia è grottesca, Monica Vitti interpreta Assunta Patanè, una ragazza siciliana, molto legata alle tradizioni della sua terra, accetta tacitamente di essere sedotta per poi essere abbandonata dal suo amato Vincenzo Macaluso (Carlo Giuffré). Il seduttore fugge in Inghilterra e lei lo segue armata con la pistola per vendicare il suo onore.

Il film è stato girato nel 1968. Un anno di rivoluzione per tutto il mondo occidentale, ma soprattutto in Inghilterra, dove le minigonne, i capelloni, la musica di Hendrix, dei Beatles e dei Rolling Stones divennero lo specchio di quella realtà cosmopolita che si intrecciava con la società bigotta della Sicilia (e dell’Italia) di una volta, marcando in maniera grottesca il netto contrasto tra i due mondi. In fondo, La Ragazza con la pistola è un viaggio verso il riscatto e l’emancipazione, che fa scoprire ad Assunta un mondo a lei totalmente sconosciuto. Assunta si evolve, cresce, si modernizza, al contrario di Vincenzo che rimane sempre uguale.

Dopo aver portato a casa due David di Donatello, nel 1969 la fama de La Ragazza con la pistola si spinse oltreoceano, con la nomination all’Oscar come Miglior film straniero.

Monica Vitti è meravigliosa nel suo ruolo di ragazza sicula disonorata, legata ai principi di un mondo che al giorno d’oggi sta fortunatamente scomparendo. La caccia all’uomo per Assunta diventa il desiderio di riscatto morale. Subito dopo la tragicomica scena iniziale nella quale traspare la prevaricazione di un ambiente bigotto e retrogrado, il clima viene stemperato dalla società dell’Inghilterra beat degli anni ’60, piena di salotti intellettuali, controcultura Hippy e musica psichedelica. Monicelli dà prova di grande regia nel mostrare con la sua macchina da presa la sconfinata campagna siciliana con i suoi borghi antichi, contrapposta alla modernità delle grandi città come Edimburgo e Londra.

La Ragazza con la pistola ridicolizza la mentalità provinciale degli immigrati italiani, ancora oggi incatenati a tradizioni ormai perdute. Una frase del film dice molto su questo bigottismo ostentatoUn vero uomo deve provarci ma una vera donna si deve difendere in contrapposizione con la società libertina che stava dilagando.

Insomma, non rimarrete delusi dall’esilarante attrice romana. Un netto e all’epoca inaspettato cambio nelle sue interpretazioni, considerando che veniva dal cinema d’autore di Antonioni. Da grande attrice drammatica a diva femminile della commedia italiana, in grado di tenere testa a colleghi maschili come il grande Alberto Sordi.

Durata:

  • 1h 42min.

Sceneggiatura:

Colonna sonora:

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Lauren Bacult

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