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Assunta Spina (1915)

Assunta Spina

Assunta Spina: la prima sceneggiata napoletana della storia del cinema

Assunta Spina, la protagonista di una novella composta nel 1909 dallo scrittore Salvatore di Giacomo, è una figura a cui io, da napoletana, sono molto affezionata. La prima trasposizione cinematografica della storia di questa popolana napoletana vide la luce nel lontano 1915. Francesca Bertini, la prima diva italiana del cinema muto, fu regista e interprete della protagonista.

Quello di Assunta Spina è un dramma d’amore e di gelosia ambientato in una Napoli di inizio Novecento: una realtà squallida e violenta. Non era facile la vita del popolo napoletano del secolo scorso. La bella Assunta è il classico stereotipo della “femmina del sud, verace, pronta a tutto per difendere i suoi principi e il suo amore. Passione, gelosia e vendetta sono gli ingredienti essenziali della sceneggiata napoletana, e quella di Assunta Spina ne è la primissima rappresentazione portata sul grande schermo. Francesca Bertini dà una grande carica erotica ed emotiva solo con la potenza del suo sguardo intenso, rendendo il personaggio di Assunta Spina immortale. La stessa Anna Magnani, nel suo rifacimento del 1948, non è riuscita ad eguagliare la grande interpretazione della diva del muto.

La violenza è uno dei temi portanti della vicenda di Assunta, sfregiata in volto dal suo amante che vorrebbe possederla. Ma quello della violenza sulle donne continua ad essere un tema contemporaneo, i nostri occhi della società odierna vede la vicenda di Assunta in maniera scandalosa, il sacrificio di questa donna non appare eroico, ma frutto di una condizione servile della donna: non una guerriera, ma la vittima del maschilismo più abietto, il capro espiatorio di una società malata. Bisogna guardare la figura di Assunta come figlia del suo secolo, in cui la forza e il coraggio di una donna sono espresse dal desiderio di salvaguardare il proprio amore, anche a costo della propria vita.

Assunta Spina è senza dubbio un’eroina del passato ma non certo del presente. La gelosia morbosa è senza dubbio un tema centrale della sua storia, la possessività che l’amante Michele, interpretato da Gustavo Serena, compie ai danni della donna la possiamo riscontrare anche oggi. Molti uomini ancora oggi credono che la propria moglie o fidanzata siano una loro “proprietà”, anche se fortunatamente questo aspetto così aberrante della nostra società non è più concepito, quantomeno, come una radicata normalità come in passato.

E’ necessario che il pubblico comprenda chi sia Assunta Spina, e comprenda soprattutto l’ambiente in cui la vicenda si compie. Francesca Bertini, nell’interpretazione della sua Assunta Spina è tutto istinto. L’inquietante irrazionalità delle sue azioni è spiegata dell’intensità della sua passione, un’intensità difficile da sopportare oggi. Ecco il segreto di Assunta Spina: è come un animale selvaggio che, nonostante le ferite, va con fierezza verso il suo destino.

Durata:

  • 1h 3min.

Colonna sonora:

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    Lauren Bacult

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