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Jarhead (2005)

Aspettiamo sabato ma è sempre lunedì.

Che farete voi Jarhead (Jarhead: testa di barattolo. Sostantivo gergale per indicare i Marines) una volta usciti dalla quarantena?

“Faccio un’orgia da far impallidire i nostri antenati pagani”

“Se non mi ammazza il virus ci penserà il coma etilico”

“Continuerò a stare a letto a leggere CheCult!” (BRAVISSIMO)

E tu Swafford?

“Voglio far saltare il cervello a qualcuno”

L’attesa del piacere è essa stessa il piacere? Neanche per il cazzo.

Ci ricordiamo bene quanto ci ha mandato fuori di testa la quarantena ma mai quanto il Jarhead Swafford. Povero diavolo, ormai privo di volontà orgiastiche aspetta come noi tra disperazione, noia e masturbazione che accada qualcosa. Ma non fantastica più sulla sua fidanzata, il caporale ora è ossessionato da un proiettile, un proiettile in una guerra che non arriva mai e quando arriva è sempre un passo avanti. E mentre la vita precedente si consuma (sta andando tutto a fondo, bello direbbe Tyler Durden) cambiano priorità e aspettative e quel piccolo pezzo di ferro appuntito diventa un chiodo fisso, un messia per riportare ordine nella mente di un soldato annullato che vive nella speranza che un giorno, se sarà fortunato, vedrà schizzare sangue e cervello, come una foschia rosa. Ve la faccio semplice: l’amico strano che sta davanti al telefono tutto il giorno aspettando che quella che gli piace gli scriva ma intanto diventa sempre più scemo. 

Jarhead non è il classico film di guerra. Dopo una prima parte che si fa notare per essere molto simile ad altri cult del genere (ogni riferimento a Full Metal Jacket è puramente casuale), si inoltra in un territorio quasi inesplorato, una visione della guerra da una prospettiva nuova e originale mescolando momenti ironici e farseschi ad altri più grotteschi e tragici, il tutto scandito da un’ottima colonna sonora. Non aspettatevi braccia e gambe che saltano in diretta perché è già successo senza che voi l’abbiate visto, con la sensazione di essere perennemente in ritardo, in attesa della ricompensa, il proiettile, come nella nostra quarantena, come nella vita. E poi? E poi niente orgia, fattene una ragione.

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