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Io e Annie (1977)

io e annie

Concepito per farci innamorare di Diane Keaton, attraverso gli occhi cinici e insicuri di un tipetto stempiato con gli occhiali e sotto analisi.

Io e Annie è la tenera storia d’amore tra Alvie Singer e Annie Hall, un comico e una cantante tra le strade di New York. Per molti versi, la storia d’amore tra Woody Allen e Diane Keaton, stesse patologie ma con nomi diversi.

Woody Allen è un artista formidabile. Ha da sempre preso di petto le sue insicurezze patologiche e le ha trasformate in poetica comicità. Non risolvendole mai. Un artista adorato in tutto il mondo, una fonte inesauribile di guadagno per i suoi analisti.

Ogni artista però, ha bisogno di una musa. Quella del Woody degli anni ’70 è senza alcun dubbio Diane. Ispirato così, Allen raccontò la tormentata storia d’amore di un comico di New York passando senza soluzione di continuità dall’amarezza alla leggerezza; con una comicità intelligente, introspettiva e nevrotica, che attinge di tanto in tanto al cabaret, al teatro e alla comicità slapstick: monologhi e confessioni parlando in camera, retropensieri rivelati dietro le parole dette, split screen di sedute psicanalitiche, Allen che sfoga le sue frustrazioni logorroiche con le comparse, tanto per dirne qualcuna. Tutto lo stile di Woody Allen per raccontare l’insostenibile ricerca di una felicità effimera di due esseri che in fondo sanno di amarsi alla follia, ma che sono fin troppo diversi per convivere insieme. E Diane Keaton che, messa nella condizione di fare ciò che vuole, libera tutta la sua sensibilità d’attrice per creare un personaggio indimenticabile.

Ma parliamo, appunto, di Diane Keaton. L’attrice dipinse Annie Hall a sua immagine e somiglianza, trasformandola in un’icona di stile. In Io e Annie il continuo balzare in avanti e indietro della narrazione ha dato modo all’attrice di esplorare Annie Hall in varie fasi della sua vita. In ogni scena la ammiriamo, ma c’è sempre qualcosa di impercettibilmente diverso e personale, dalla giovinezza fino alla maturità; e l’anima immobile e paurosa di Woody Allen subisce e ci racconta ogni singolo cambiamento di un’anima ugualmente insicura ma profondamente più reazionaria. Sapevate che, grazie ai costumi scelti dalla stessa Keaton, la sua Annie Hall ha ispirato uno stile di moda?

Annie Hall divenne un’icona di stile e valse l’Oscar a Diane Keaton. Woody Allen si portò a casa quello del Miglior Film, Miglior Regia e Migliore Sceneggiatura originale. Ma anche Io e Annie, il film più iridato del regista di New York, ha un piccolo risvolto agrodolce per il suo creatore: quell’anno, nonostante Allen fosse in nomination, l’Oscar al Miglior Attore lo vinse un altro teatrante della Grande Mela.

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Robert De Lirio

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