Checult

Avvia Cult-O-Matic
Recensioni

Goodbye amore mio! (1977)

Goodbye Amore Mio

Studio sul personaggio, meditazione, esercitazioni di chitarra notturne, tendini poco allenati che tirano, coinquilini che scoppiano. Siamo pronti, si va in scena.

“Buongiorno, sono un attore”

Un attore vince l’Oscar come Miglior Attore per la sua interpretazione di un attore che non vince (forse) niente. Questa fu la kafkiana sequela di fortunati eventi che portò Richard Dreyfuss a sollevare la statuetta dorata, per la sua interpretazione in Goodbye amore mio!. Film inizialmente pensato per De Niro, alla fine ritenuto un attore “troppo serio”. Beh, forse per il pubblico sarebbe stato un pochino forzato veder scendere il giovane Bob dal taxi mentre ancora si reggeva i brandelli sanguinanti del suo orecchio maciullato per vederlo addentrarsi in una delicata commedia romantica. Dalla New York assassina dei tassisti schizzati ai riflettori polverosi della off-Broadway; serviva un altro volto. Questo fece le fortune di un altro giovane attore figlio della Big Apple, futura Star de Lo squalo. Ma veniamo a noi.

“Bello! E di lavoro che fai?”

Quanto è affascinante il mondo degli attori. Non parliamo delle Star del cinema, rispettabili professionisti a cui chiedere selfie. Parliamo degli attori, di quelli che, o voi benpensanti, avete etichettato senza troppi scrupoli con un “ah sì, e di lavoro che fai?” (oh, sì che l’avete fatto, non prendetemi in giro, maledetti!). Questo è il mondo di Goodbye amore mio!

Elliott, un attore teatrale con crisi esistenziali; Paula, una ballerina dal cuore ferito; Lucy, la figlia di lei che fa quasi da balia a entrambi. Tutti per caso sotto lo stesso tetto, un appartamentino angusto, nel cuore della off-Broadway di New York degli anni ‘70. Qui inizia Goodbye amore mio! Commedia romantica che racconta le vicende di due artisti che si districano tra le tele delle loro carriere, non ancora del tutto decollate. Audizioni che non vanno, registi teatrali che interpretano Shakespeare a modo loro, meditazioni mattutine rumorose, schitarrate notturne, tanta empatica disperazione e il Sacro Fuoco dell’Arte a tenere coeso il contorto universo dei due protagonisti. Una bravissima Marsha Mason fa da contraltare a un Richard Dreyfuss scoppiettante. Se le atmosfere di New York vi affascinano, con questo film ne assaporerete una sfaccettatura leggera, meno conosciuta, più “di nicchia”, che si rivela perfetta per una commedia romantica d’altri tempi.

Lascia un Commento

Informazioni sull'Autore

Robert De Lirio

Checult

cultomatic_mock

...Attendere...

Cultomatic sta cercando il miglior cult in base alle tue preferenze, Attendi....

? min .
Checult Checult

Anche se sono buoni, sappiamo che i cookies fanno male ai denti: promettiamo di distribuirne con discrezione. Nun me fido

I nostri cookie sono gluten free e servono a rendere l'esperienza più appetibile. Se rimani con noi senza modificare le impostazioni accetti di compromettere la tua dieta.

E vabbè