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Recensioni

Il mucchio selvaggio (1969)

Il Mucchio Selvaggio

Non è un film porno.

Prima di scrivere l’articolo mi sono detto: il mucchio selvaggio sembra il titolo perfetto per un film porno. E in effetti scopro che esiste già, quindi devo fare una premessa come se fosse la pagina di disambiguazione di Wikipedia: se stai cercando il porno sei nel posto sbagliato, ma tranquillo/a non siamo qui a giudicarti. Ciò non significa che il western Il mucchio selvaggio non sia un film eccitante.

Siamo al confine tra Messico e Stati Uniti (non c’è il muro), alle ultime battute del West, dove una vecchia banda di rapinatori brutti sporchi e cattivi si dedica alle ultime scorribande in un mondo dove la legge è arrivata a farla da padrone. I nostri protagonisti soffrono di una certa allergia alle regole, e quindi partono verso il Messico in cerca di un luogo dove le loro skills (per i giovani lettori) siano ancora necessarie. Ma ben presto si renderanno conto che dall’altra parte del confine le cose non vanno meglio.

È una lenta accettazione che non c’è più posto per loro. Da una parte braccati, dall’altra la guerra civile messicana con tutti i suoi orrori. Il nuovo mondo sta arrivando e lo spazio si fa sempre più angusto. Che fare? Un grande, gigantesco, sanguinario vaffanculo. Per tutto il film siamo in trepidante attesa che qualcosa accada. Quando succederà? Non vedo l’ora. Così restiamo lì ad aspettare con la bava alla bocca il botto giusto e ci domandiamo: verranno chiamati a compiere il loro destino in un’orgia rock di violenza (per chi cercava il porno) senza precedenti? Chissà.

Per combattere un mostro servono altrettanti mostri, un manipolo di uomini ancestrali, il mucchio selvaggio, né buoni né cattivi, ma solo uomini, pronti a sparare le ultime cartucce (non è una metafora) per mandare tutti quanti all’altro mondo e ristabilire l’ordine. Nonostante quest’ultimo paragrafo sembri una stringata recensione di 300, Il mucchio selvaggio è un film intenso, eroico (non erotico, mi riferisco sempre al cercatore pornografico), fatto di legami umani profondi, che fa riflettere su ciò che è giusto e sbagliato, sugli aspetti più brutali ma anche nobili dell’animo umano, senza mai diventare retorico.

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