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Demolition Man (1993)

Demolition Man

Per voi solo 3 parole: conchiglia.

Partiamo dai presupposti di contorno, con calma arriveremo al punto focale. Demolition Man è un film semplice ed efficace.

Uno di quelli che “oh ma guarda, ma allora Sly non è solo Rocky e Rambo!”. Una distopia dall’immaginario anni ’90 ambientata in una Los Angeles del 2032: abbiamo appunto Sylvester Stallone, poliziotto cafone ed outsider, ed un sorprendente Wesley Snipes biondo (?!?) che più viscido e cattivo di così non si può.

Giustamente i due, per il nostro diletto, si menano fortissimo. Forse troppo? Ci rimettono la vita appena 30 civili. Na cosa sobria, insomma.

Le autorità, imparziali, decidono di criogenizzare entrambi e spedirli nel 2032, dove in un modo o nell’altro continueranno a darsele, in un background futuristico dalla legge di ferro.

Una volta arrivati nel futuro (al quale mancano oggi soltanto 12 anni!) il contrasto Sly bullo/società perfettina è irresistibile: se poi al suo fianco gli mettono una Sandra Bullock turbofregna e giovanissima, siamo a metà strada abbondante per definire la pellicola un vero e proprio Cult anni ’90.

Goliardia a parte, Demolition Man è un perfetto esempio di giochi d’equilibrio: partiamo dal nostro presente, sporco ed anarchico, e finiamo in un futuro fin troppo pulito e controllato. Un inconsapevole Sly, impegnato a sconfiggere la sua nemesi platinata, porterà a contatto i ribelli della società ed i suoi comuni cittadini ad incontrarsi diplomaticamente, trovando appunto un nuovo modo di vivere.

Ora, avendo abbastanza trattato la satira e la morale sempre attuale sulla nostra civiltà, passiamo alle cose serie.

Le famigerate conchiglie di Demolition Man.

Il vero punto focale (e Cult) del film, il dilemma che ha attanagliato le menti degli spettatori per più di un quarto di secolo. A cosa diavolo servono le conchiglie in un bagno futuristico? Perché tre? È un bidet portatile a successione schematica? Cosa mi vuol significare tutto questo?!

Il povero Sly, disorientato nel futuro ed in cerca della carta igienica, non solo viene a conoscenza che ormai è un uso barbaro quello di pulirsi le terga con della comune carta, ma viene anche preso per i fondelli per non saper usare le tre conchiglie.

Il popolo di Internet, ormai sempre più vicino al 2032, non riesce ad accettare questo affronto. Come ci insegna Sly in Demolition Man, dobbiamo essere sempre un passo avanti con i tempi che corrono.

Buona visione del film.

(in comodo allegato Che Cult! vi propone la teoria più plausibile sulle tre conchiglie, perché noi siamo SEMPRE al passo con i tempi).

Durata:

  • 1h 55min.

Sceneggiatura:

Colonna sonora:

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