La serie Arcane: League of Legends, prodotta da Riot Games e Fortiche ha preso alla sprovvista il pubblico di Netflix, impegnato a riprendersi dallo sdrogo e dalle critiche al capitalismo (“Squid Game”, mi rispondono dalla redazione). Questo inaspettato successo porta però ad estremi dilemmi morali totalmente a carico dello spettatore: cedere a quel mostro fastidiosissimo che ha condannato milioni di anime a quell’inferno videoludico dal nome League of Legends, oppure unirsi ai rivoltosi (da non confondere con i Rioters) che riaffermano il loro diritto alla non visione?
Per aiutare te, il mio lettore preferito, a scegliere coscienziosamente, ho utilizzato le mie abilità da disoccupato professionista per aiutarti a decidere.
Prima ragione per guardare Arcane:
Come dice il tuo amico -che vuole parlare assolutamente di Arcane senza sbilanciarsi troppo perché sennò si capisce- la serie è un piccolo capolavoro tecnico, con un’animazione 3d studiata ad arte. Le animazioni dei personaggi trasudano carisma ed espressività, gli ambienti sono piccole opere d’arte talvolta evidenziate dall’ottima regia, talvolta lasciate sullo sfondo, ad accompagnare l’eccellente lavoro narrativo.
Non guardare Arcane: League of Legends perché:
Odi League of Legends e tutto quello che rappresenta e Arcane è chiaramente uno stunt pubblicitario per vendere più vestitini inesistenti in quel dannato gioco di merda. Che poi LoL ti ha strappato due parenti e ha trasformato tua prozia in una gamer girl (adesso vende l’acqua dove immerge la dentiera su onlyfans).
Seconda ragione perché Arcane è assolutamente da guardare:
In quei pixel segnati dal peccato originario del free2play si nasconde tanto spessore e tanta bellezza. La narrazione di Arcane è estremamente poetica, ricca di foreshadowing e allegorie che emergono da elementi piccolissimi, a volte difficili da cogliere. Una farfalla o una particolare luce riflessa sugli occhi sono spesso la chiave di lettura di tutta la scena e al contempo della serie stessa.
Si ma Arcane è insopportabile perché:
Non ho mai giocato a un gioco Riot Games e l’idea di farmi spiegare i riferimenti che non ho colto da quel bastardo saputello di mio cugino mi fa venire voglia di saltare la fila alle poste il giorno del ritiro pensione.
Terza ragione perché guardare Arcane ora io devo:
È una storia ambientata in un mondo fantasy, incentrata sui personaggi e l’evoluzione dei loro rapporti rispetto alla società, alle loro famiglie e ai loro traumi. Si tratta di una giostra di emozioni, che trascina nei momenti più alti e più bassi di ognuno dei personaggi coinvolti, a prescindere dal loro schieramento. Da apprezzare è inoltre la capacità di affrontare temi estremamente pesanti per una serie destinata a un pubblico dai 16 anni in su.
Si ma:
I due fondatori della Riot Games, Brandon Beck e Marc Merril hanno letteralmente torturato e ucciso i miei genitori in un raptus omicida di fronte di fronte al mio innocente sguardo di bambinə, mentre tenevano i miei occhi aperti con le graffette. E ridevano.
Se ti trovi in questa scomoda situazione, potresti preferire guardare un’altra serie.
Quarta ragione per suggere l’opulento nettare di Arcane: League of Legends nato dalla collaborazione di Riot Games e lo studio Fortiche:
Trattandosi di uno studio animato che si è occupato principalmente di video musicali, non sorprende che la serie goda di un incredibile senso del ritmo. L’intero ciclo narrativo è ritmato alla perfezione, con strofe, pause e ritornelli. Questo senso del ritmo è ripreso brillantemente dalla regia, che riesce quasi senza sforzo a passare da momenti epici ed estremamente cartooneschi a scene profonde e spesso estremamente drammatiche.
Mi permetto di dissentire, gentil signorə, allego qui le ragioni quarte per cui non vi è motivo alcuno di fruir una siffatta serie:
Guarda ho già da finire Strappare lungo i bordi, ma poi domani vado dal dentista e ho bisogno di un attimo per prepararmi. Quanta pressione, ma che poi dai, l’animazione 3d fa schifo, io guardo solo cartoni animati disegnati con piume d’oca vegane a marchio IGP.
Quinta e ultima cosa su perché guardare Arcana: Lega di Leggende:
C’è ancora molto da dire, come il fatto che vi sia un relativamente alto numero di personaggi principali non maschi e non bianchi (per gli standard di una serie fantasy quantomeno), o ancora la presenza di una non tanto sottile critica al sistema della ghettizzazione, o ancora quanto è importante mettere l’hex prima del sex. Ma non lo farò
invece vi dirò perché questa serie ha perso moltissimo senza la regia dei fratelli Vanzina, il che la rende totalmente inguardabile:
– Totale assenza della battuta “ma ‘ndo Vi”;
– mancanza del “mamma mia come sto” di Enzo Salvi particolarmente sentita nelle scene ambientate a Zaun;
– Bruno Arena e Max Cavallari perfetti nei ruoli di Singed e Silco;
– se Christian De Sica e Massimo Boldi fossero stati Jinx e Vi non avrei pianto così tanto nel finale.
